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La fotografia non è uno sport da spettatori

(Photography is not a Spectator Sport)

© 2007 KenRockwell.com. Italian translation by Simmessa

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Luglio 2007 (also in English, Dutch and Polish)

Sono un Idiota.

Mi sono sempre considerato un fotografo serio, da quando avevo 5 anni. Ero solito puntare le mia macchine fotografiche istantanee attraverso telescopi fatti in casa già da bambino. Più tardi iniziai a prendere in prestito le macchine medio formato dei miei genitori, fino a quando mi sono comprato la mia prima SLR nel '73, quando avevo 11 anni.

Mi sono letto qualsiasi libro potessi trovare riguardo agli aspetti tecnici, come i difetti di reciprocità, le somme di Petzval e il concatenamento di trasmittanza dei filtri. Mio padre era un ingegnere pertanto le nostre discussioni all'ora di cena vertevano sulle serie di potenze, i ciclotroni, gli angoli di visuale, la diffrazione circolare e i logaritmi. Qualsiasi cosa fosse tecnica è sempre stata naturale come respirare, per me.

Usando la mia disponibilità economica e il mio senso del denaro, finii per acquisire di tutto, da un 16 mm fisheye della Minolta fino ad un 1000 mm C90 Celestron, già alle superiori.

Sapevo di poter fotografare qualsiasi cosa potessi vedere, e di poterlo fare accuratamente. Non c'era nulla, fosse macro o astronomico o sotto una luce debolissima, che non potessi immortalare. Ero preparato per qualsiasi opportunità fotografica potesse presentarsi. Mi sentivo arrivato, ero un fotografo perché avevo tutta la strumentazione necessaria e sapevo come utilizzarla.

No, ero solo un idiota. Avete fatto caso alla logica delle mie parole qui sopra: "qualsiasi opportunità fotografica potesse presentarsi"? Ero uno spettatore. Pensavo che la fotografia avesse a che fare con il fare foto alle cose che capitavano. NO! Devi uscire la fuori e trovare le cose. Trovare e vedere sono la parte difficile. Sono le azioni che ti rendono un vero fotografo. Fare una foto di quello che trovi poi è la parte triviale.

Non mi sono reso conto di tutto cio' fino al 1989 quando mi sono presentato per partecipare al concorso per il calendario dell'azienda per cui lavoravo. Questo calendario aveva una foto spettacolare per ogni mese.

Passando in rassegna la mia Grand Œuvre di più di 15 anni di Kodachromes estremamente dettagliate, in cui sapevo esserci numerosi capolavori, trovai solo spazzatura, le mie foto facevano schifo.

Mi rendevo conto che le mie foto facevano pena mentre vi cercavo i capolavori che sostanzialmente non fui mai in grado di compiere, anche se erano, e sono ancora, preservati su pellicole da archivio (fino a 300 anni in camera oscura).

Vi trovai dei clichés tecnicamente eccellenti, che vennero naturalmente respinti inutilizzati dal concorso per il calendario.

Nonostante fossi un esperto di ogni tecnica fotografica, non mi sovvenne mai di usare la mia abilità tecnica naturale per trasformare il mio dono di vedere tutto in maniera diverse in fotografie innovative.

A questo punto presi la risoluzione di smettere di preoccuparmi della tecnica, che avevo appreso alla perfezione più di 15 anni prima, e di usare questa abilità di convertire la mia visione bizzarra in fotografie.

Esci e fotografa.

L'unico modo di fare foto decenti è quello di uscir fuori e scattare, le foto non si fanno da sole.

Uscire fuori non significa metter fuori il naso dal bus nei punti programmati durante un tour nei parchi nazionali. Uscir fuori significa alzarsi ore prima dell'alba e camminare nei boschi per arrivare nel posto giusto in tempo per vedere il sole che nasce. Significa saltare la cena con gli amici e la famiglia mentre catturi le ultime luci in qualche località remota.

La natura e la fotografia all'aperto sono dolorose. Devi arrivare al posto giusto al momento giusto, e solo allora alle volte succede che c'è il tempo e la luce giusta. Puoi tirare a indovinare, ma non saprai mai che cosa succederà all'alba o al tramonto finché non succede. Devi esserci e prepararti ogni volta, perché se le condizioni sono quelle giuste e non sei pronto, non farai in tempo ad arrivare e a preparare tutto in tempo per catturarle.

Anche quando muovo le chiappe per andare da qualche parte a fare foto, la mattina dopo me ne starei ancora a letto. E' proprio così: potrei viaggiare per giorni oppure ore per raggiungere qualche posto fotogenico (o non), ma mi ci vuole ancora il massimo sforzo per svegliarmi che fa ancora buio ed uscire invece di tornarmene a letto pensando "tanto sarebbe nuvoloso comunque"

Dobbiamo andarcene la fuori, prepararci, e aspettare per vedere quello che succede. Il più delle volte, si ottiene solo spazzatura, al che fai colazione e te ne torni a letto.

Fotografie memorabili richiedono persistenza. Devi continuare ad andare nel posto giusto all'ora giusta ogni giorno fino a che non sarai li il dato giorno in un anno in cui si manifestano le condizioni ideali.

La foto di Ansel Adams: "Clearing Winter Storm" fu possibile perché lui viveva in quel posto ogni giorno, non perché la sua visita guidata aveva fatto una fermata del tuor.

La fortuna è opportunità fusa con la preparazione. Una foto grandiosa è fortuna, l'opportunità è un momento unico che capita una volta in tutta una vita, e la preparazione consiste nell'esserci con la giusta attrezzatura e nel sapere come utilizzarla.

Anche quando mi riesco ad alzare e a preparare per l'alba, alle volte sono troppo pigro per voler mettere una nuova lastra, pensando di aver già fatto altre foto del genere. Il mio scatto preferito di Lone Pine Peak lo feci durante una mattina fredda che pensavo fosse come tutte le altre, e che quasi non mi fregava niente di inserire la pellicola nella mia fotocamera 4x5". Fa freddo all'alba; di solito viene voglia di far su i bagagli e tornare a dormire invece di stare la fuori a gelarti le dita regolando la macchina.

In estate, il Tioga Pass nella California's High Sierra è pieno zeppo di zanzare. Te ne torni sanguinante dopo una session fotografica.

Se non esco dal seminato quando faccio le foto, tutto quello che scatto è robaccia.

Ansel Adams non sprecava il suo tempo leggendo le specifiche delle lenti su internet; lui usciva, se le provava, e poi iniziava a farci foto vere. Ansel era un escursionista convinto. Era la fuori così spesso che era troppo occupato a fotografare per tornare a San Francisco alla nascita del suo primogenito (biografia di Alinder) o la sua prima figlia. Non lo suggerirei a nessuno, ma potete facilmente vedere quanto dedicate possono essere certe persone.

Devi uscire la fuori per fare foto grandiose, e potresti dover perdere del sonno, la cena o magari anche la nascita di un figlio. Non puoi semplicemente aprire una grossa valigia ed aspettarti che le foto vengano da sole, anche se questo è il sogno che ti mettono davanti la maggioranza delle aziende che vendono le macchine fotografiche.

Altri tipi di fotografia

Ogni tipo di fotografia richiede lavoro.

Vuoi fotografare le modelle? Daren di San Francisco deve lavorare come un pazzo per trovare, costruire, e organizzare tutte quelle donne. Non è che si presentano spontaneamente e gli suonano il campanello.

Il mio amico e fotogiornalista umanitario Karl Grobl puo' fare le sue foto solo mettendo a rischio la salute e la sicurezza personale standosene la fuori. Karl è a casa per una settimana o due al massimo, e poi se ne va per un mese nei paesi del più sudicio terzo, quarto e quinto mondo per documentare le gentilezze e atrocità umane e naturali che nessuno racconta.

Jack Dykinga è fuori in escursioni per tutto il territorio selvaggio del sud-est (di cui non esistono cartine) per fare le sue foto. Non se ne sta a casa leggendo uno dei suoi eccellenti libri che ne parlano oppure uscendosene da un parcheggio all'altro lato della strada.

I migliori scatti che vedo sono fatti da gente che si spinge oltre i suoi limiti e che continua a farlo ogni giorno.

Le migliori foto che ho visto delle Sierras sono di un escursionista che era convinto dell'importanza di raggiungere il posto giusto ogni notte, fare in modo di svegliarsi ogni mattina prima dell'alba e fare foto. Il suo lavoro era notevole perché stava li abbastanza da avere un numero abbondante di foto da cui poi lui estraeva solo le albe più incredibili, non quelle che succedono tutti i giorni.

Mi sento piccolo piccolo quando gli altri mi mostrano grandi scatti delle nostre spiagge locali di San Diego che io non ho visto perché loro erano fuori a fare surf mentre io me ne stavo davanti al computer a scrivere questo sito.

Le luci non aspettano nessuno, o sei li a vederle, oppure te le perdi. Per sempre.

Spettatori

La fotografia è un'arte creativa. Devi creare una foto, non la puoi semplicemente scattare.

Fare le foto, come fare qualsiasi altra cosa dal nulla, è difficile.

Troppe persone fanno l'errore di confondere una fotocamera con un iPod o un lettore DVD. E' triviale vedere, analizzare o criticare la musica o il film di qualcun altro, è infinitamente più duro mettersi li e creare quella musica o quel film in prima persona.

Molte persone adorano guardare lo sport, parlarne e analizzarlo all'infinito. Chiunque puo' guardare una partita di calcio, parlare di quanto è stata grandiosa o di quanto ha fatto schifo la giocata di qualcun altro, e sputare statistiche. Ma ci vuole una persona molto ma molto differente per uscire sul campo a giocare e a farsi male piuttosto che stare seduta a guardare.

Allo stesso modo, questi stessi topi da divano analizzerebbero e parlerebbero di macchine fotografiche su internet tutto il giorno, ma non sono la fuori a fotografare.

Questo fatto è diventato evidente quasi con violenza quando qualcuno mi ha scritto dicendomi che uno degli esempi di foto dettagliata e incisa che ho messo sul mio sito non lo era affatto. Quando gli ho chiesto "non è dettagliata in confronto a cosa?" questa persona ha risposta "confrontata ad un altro esempio" di una qualche altra lente recensita su di un qualche altro sito web.

In quel momento mi sono reso conto che avevo appena scoperto un nuovo, bassissimo livello di non-fotografo.

Proprio come ogni ragazzino delle superiori puo' dirti le caratteristiche tecniche di ogni Ferrari mai costruita, ed è improbabile che ne guiderà mai una. Allo stesso modo ci sono persone che non avranno mai una macchina fotografica, ma che faranno ricerche e ne parleranno all'infinito su internet.

Per fare le foto, devi smettere di analizzare le cose e iniziare a fare foto.

Comprare ognuna delle fotocamere più costose del pianeta non ti aiuterà in nessun modo. Qualcuno con la visione giusta e una Canon da 100 euro creerà foto molto migliori di un collezionista passivo che ha tutte gli apparecchi fotografici del mondo.

Conclusione

Una macchina da scrivere non scriverà I romanzi di Vonnegut da se, un iPod non scriverà mai le simponie di Brahms, e le Leica sicuramente non faranno da sole le foto di Salgado. Non riesco proprio a capire cos'è che fa credere alla gente che le macchine fotografiche fanno grandi foto da sole.

Quindi puoi anche metterti a guardare gli altri che fotografano, ma l'unico modo di fare grandi foto è quello di uscire, svegliarsi presto, sporcarsi le mani, devi farlo e basta.

 

PLUG

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Thanks for reading!

Ken

 

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